Un film di Michele Placido. Con Kim Rossi Stuart, Valeria Solarino, Filippo Timi, Moritz Bleibtreu, Francesco Scianna
Trama: Sprazzi di vita (riveduti e corretti) di Renato Vallanzasca, leader della banda della Comasina.
Vallanzasca è un film con i coglioni, ti colpisce nelle viscere.
E’ il tipico film sbagliato, che ti fa stare dalla parte del cattivo.
E Renatino, interpretato da Kim Rossi Stuart, fa davvero fatica a starti antipatico. E’ un uomo sfacciato, ti guarda attraverso quegli occhi di ghiaccio e ride. E’ brillante.
La vicenda si svolge tra rapine, amore occasionale e non e vita di carcere.
L’amicizia è un tema fondamentale. Un tema ripetuto più volte, cardine di tutta la trama. Amicizia tradita, abbandonata, difesa e costruita dall’infanzia.
Per quanto abbia apprezzato alcune delle scene crude (coinvolgenti e soprattutto reali) non dimenticherò una cosa: l’ilarità di alcune situazioni.
Scioccanti più di una coltellata in pieno petto, sono le battute ricorrenti per tutta la durata del film, che vengono fuori normalmente, un flusso che non si ferma nemmeno durante una rapina.
Lasciamo stare le apologie, godiamoci finalmente un film italiano con una buona regia e una sceneggiatura notevole.